(detto
Nino). Attore
italiano. Esordì verso la metà degli anni Venti come interprete di
canzoncine, comiche e macchiette nei teatri secondari di Napoli, indossando
spesso una paglietta tagliuzzata sulla tesa. Per la rivista inventò
macchiette esilaranti divenute celebri (Carlo Mazza, Ciccio Formaggio),
insistendo spesso su un personaggio un po' stupido, cornuto e decisamente
sfortunato e brutto. Dal 1936, divenuto capo comico assoluto, ebbe proprie
compagnie di varietà e rivista, avvalendosi dei testi di M. Mangini e
Nelli, di M. Galdieri e D. Verde. Nel 1955, abbandonata la rivista, si
dedicò al teatro di prosa, riproponendo testi del repertorio drammatico
di R. Viviani, tra cui
L'ultimo scugnizzo (1956),
L'imbroglione
onesto (1957),
Guappo di cartone (1959),
La figliata (1960),
Don Giacinto (1961).
T. interpretò inoltre numerosi film,
distinguendosi in
Anni facili (1952) di L. Zampa; recitò anche
accanto a Totò (Napoli 1907-1986).